Lucidatura a Specchio Acciaio Inox

per farla a regola d'arte,la lucidatura va fatta con appositi macchinari che vanno dai due ai sei cavalli di potenza........oppure(ma non viene ovviamente bene come con i macchinari).........il classico cartavetro di varie misure abrasorie e tanto elbow's oil......

Negher

Saviothecnic wrote:

NEGRIERO wrote:

per farla a regola d'arte,la lucidatura va fatta con appositi macchinari che vanno dai due ai sei cavalli di potenza........oppure(ma non viene ovviamente bene come con i macchinari).........il classico cartavetro di varie misure abrasorie e tanto elbow's oil......Negher

Capito ma come si chiamano questi macchinari? Ai per caso una foto?

Cosi vedo se dove chiedo gli hanno o è una cosa che piu o meno hanno
tutti i carozzieri a questo punto credo sia piu facile trovare uno che lucida
a specchio ansiche uno che Croma esatto?

Se voglio provarci io va bene il classico flexs che dischi devo usare
Devo usare anche qualche prodotto o solo questione di velocità a dischi abrasivi?

No, devi adoperare il motore di una mola rotativa a due alberi di una discreta potenza, montare su un albero un disco semirigido costituito da panno sintetico, dall'altra parte un disco dello stesso materiare più morbito. Inoltre ti servono dei panetti di cera solida, uno verde che serve sul primo disco e quello blu sull'altro per il lavoro di fino. Usa i guanti altrimenti ti ustioni le mani, usa anche gli occhiali di sicurezza. Guardati la foto del post del montaggio della borsa laterale, così ti rendi conto dell'attrezzo che serve per fare la lucidatura.

PS... per fare prima eccoti la foto

La lucidatura a specchio dell'inox dipende da vari fattori.
Prima di tutto, il grado di lucidatura ottenibile dipende dall'acciaio impiegato. Se si tratta di comune inox austenitico tipo il diffusissimo 316, si puo' ottenere un buon grado di lucidatura, che dia l'idea della cromatura, ma non e' affatto vero che durera' di piu'. Anzi, salvo abusi chimici o seri danni meccanici, la cromatura e' molto piu' resistente.
La durezza superficiale di un inox austenitico come il 316 non supera i 25 gradi Rockwell C, mentre il cromo arriva a 67. Per fare un paragone che permetta di dare una prospettiva sui gradi di durezza, il ferro dolce ha una durezza intorno ai 20, la canna di un fucile arriva a 35, gli acciai da costruzione trafilati a freddo (putrelle, ecc) sono piu' o meno sullo stesso livello.
La lama di un coltello arriva a 55-60. Un punzone per centri o la punta di uno scalpello da pietra sono attornoa 62-65.
Dunque la crnmatura e' MOLTO piu' resistente all'abrasione dell'inox lucidato.

Per ottenere una lucidatura di qualita' e' indispensabile passare da una grana grossa di levigatura a grane progressivamente piu' fini, senza avere fretta e rimuovendo ogni segno lasciato dalla grana precedente. Bisogna stare molto attenti con le macchine da lucidatura, particolarmente la ruota di stracci, perche' possono impigliarsi nel pezzo e proiettarlo con forza enorme contro l'operatore. Per capirci: c'e' gente che e' morta.
E' importante lavorare con la ruota che gira verso il basso, indossando indumenti di protezione, elmetto di sicurezza, occhiali di sicurezza e visiera e guanti protettivi.
Non si scherza. In caso di errore, gli utensili a mano feriscono, quelli a motore mutilano o uccidono.

La ruota di stracci o quella di feltro (che garantisce una maggiore precisione lavorando con manufatti che devono mantenere spigoli netti) richiedono l'uso di pasta abrasiva detta "tripoli", che e' un composto di grassi, cere e abrasivo. Passando il panetto sulla ruota il calore la scioglie e la fa aderire alla ruota. Per ovvi motivi, ogni ruota puo' essere usata solo con una gradazione di pasta abrasiva. Ci sono quella per sgrossatura, quella per rifinitura e quella per lucidatura.
I colori spesso variano, quindi attieniti alle diciture del produttore.
La velocita' deve essere tale da evitare che la ruota rallenti ma anche da evitare che il pezzo "saltelli". Deve esserci un contatto costante e fluido. Non bisogna premere troppo il pezzo, ma lasciare che sia la rotazione a fare il lavoro.
Attenzione a scaldare troppo parti che abbiano ricevuto un trattamento termico, perche' lo puoi distruggere in quel modo.
Evita contatti troppo prolungati perche' il pezzo puo' prendere colore da calore, e diventare giallo paglierino, o anche marrone o porpora, o blu a seconda di quanto lo scaldi. Parti piu' piccole e sottili si surriscalderanno molto piu' facilmente. poi bisogna rilucidare per togliere il colore.
Con un po' di pratica e' facile ottenere buoni risultati, ma ci vuole tanta, tanta attenzione.
La lucidatrice, lo ripeto, e' uno degli utensili piu' pericolosi che esistano. Piu' pericolosa di saldatrici, presse e trance.

Una lucidatura puo' essere fatta a mano. In generale, una lucidatura fatta a mano e' molto piu' laboriosa di una fatta a macchina ma, se si ha mestiere, viene anche molto, molto meglio.

Gunslinger, ottima spiegazione, di meglio io non avrei potuto fare. :)

Per la lucidatura a mano prima di tutto devi procurarti carte abrasive di gradazione opportuna e adatte al materiale che devi lucidare. In questo caso servono carte abrasive per metalli all'ossido d'alluminio (o corindone che dir si voglia). Costano di piu', ma rendono di piu'.
L'inox e' sempre bene lucidarlo ad acqua, perche' tende a impastare l'abrasivo, specie nelle grane piu' fini.
Non consiglio assolutamente di risparmiare sugli abrasivi. Le carte da hobby generiche durano poco, perdono rapidamente di mordente e ti portano a sprecare dieci ore per un lavoro che si poteva fare in due. Anche insistere troppo con un pezzo di carta abrasiva e' futile. Quando e' saturo, o non morde piu', va cambiato.
3M e' un'ottima marca, che ho usato con piena soddisfazione, ma ci sono diverse altre marche.

Poi ti servono dei tamponi di forma adeguata. Per mantenere superfici piane ti consiglio il classico blocco di vetro.
Poi e' bene averne di legno e di sughero, piu' cedevole e piu' adatto alla lucidatura.
Se devi fare pezzi cilindrici e' utile avere un tampone concavo di diametro adatto.
Si possono fare facilmente tamponi "morbidi" personalizzati con del polistirolo espanso ad alta densita', facile da sagomare con un sagomatore a caldo, e che ha la giusta consistenza.
Definisci i piani in fase di sgrossatura con il tampone rigido (metallo o vetro), rifinisci con il tampone di legno, piu' morbido e lucida con quello morbido di sughero e, per finire, a mano con lo straccio e la pasta.
Cerca sempre di lavorare per la lunghezza del pezzo, con una passata dall'inizio alla fine.
Cerca di evitare di "fermarti" contro qualcosa, perche' lascerai un segno visibile. La passata deve iniziare "prima del pezzo" e finire "dopo il pezzo".
Per finire esistono carte da grana 1000 o 2000, e poi carte speciali con grana che arriva anche oltre il 6000. Sono pero' molto costose. Alla fine, dopo il 2000, conviene andare di pasta lucidante. Le carte ultrafini, come il 2000, sono le uniche con cui conviene invece proprio insistere anche quando la carta e' "stanca", anzi, a maggior ragione. In questo modo otterrai una finitura migliore.
Poi vai di pasta lucidante per metalli.
E' un lavoro lungo, ed e' difficile spiegare come fare... ci vuole sensibilita' nelle dita e molta, molta pazienza.
Il risultato finale ripaga dello sforzo.

se mli fai nikelare guadagni tempo e fatica gli immergono in vasca e te li ritrovi cromati ancora meglio nikelati e non ti costa tanto