Da:www.ilrestodelcarlino.it
MILANO —I FEROCI T-RED (non a caso
ribattezzati T-rex dal sanguinario tyrannosaurus) hanno un loro perché: che
non è la sicurezza sulle strade, ma i soldi. Soldi ai Comuni e ai gestori
delle macchinette per la rilevazione automatica d’infrazioni ai semafori,
piazzate su strade a scorrimento veloce (mai vicino a scuole e giardini),
che assicurano il massimo profitto. Le multe a favore dei Comuni, le
percentuali sulle contravvenzioni a favore dei signori di T-red, autovelox
e autobox a noleggio, in una convergenza d’interessi tutta a discapito di
un’informe massa di automobilisti, bruciati, prima che dal rosso,
dall’arancione più veloce degli umani tempi di reazione.
DOPO MESI di
analisi a tappeto su tutto il territorio nazionale, dopo le denunce
apripista e i sequestri di T-red a Segrate, la Guardia di finanza di Milano
presenta il conto a quattro manager del settore e il pm Alfredo Robledo,
avallato dal giudice Andrea Ghinetti, traduce il tutto in quattro arresti
per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. In carcere
Raoul Cairoli, amministratore unico della Ci.ti.esse, distributrice in
esclusiva nazionale dei T-red, e agli arresti domiciliari Giuseppe Astorri,
direttore della Scae Spa (la prima società che singolarmente vince proprio
a Segrate una gara d’appalto rispetto alla società di rilevanza nazionale,
salvo poi versare a questa l’80% degli introiti da multa), Simone Zari
della Centro Servizi e Antonino Tysserand di Tecnico Traffico.
MANAGER
anima di un cartello d’imprese al centro di gare d’appalto truccate ed
estese a 29 Comuni nelle province di Milano, Como, Varese, Novara, Mantova,
Venezia, Modena, Ferrara, Bologna, Pisa, Livorno, Firenze, Pistoia,
Viterbo, Roma, Benevento, dove, per gli stessi reati, sono indagati 21
amministratori pubblici (un ex sindaco del Novarese) e comandanti dei
vigili con delega sul traffico.
I Comuni, spiega in 65 pagine il giudice
Ghinetti, dicono di installare queste apparecchiature per «ottimizzare la
sicurezza del traffico». Ma, «sottesi a tale finalità, sono presenti
interessi di natura diversa e in particolare l’esigenza di assicurare alle
casse comunali un cospicuo gettito». L’interesse dei Comuni poi «si sposa
con l’intento delle società» fornitrici «di conseguire alti profitti». Così
i Comuni «in sede d’indizione di gara decidono di non procedere
all’acquisto delle apparecchiature bensì al loro noleggio, riconoscendo
alla ditta locatrice un compenso su base percentuale proporzionale alle
contravvenzioni elevate e oblate grazie all’utilizzo dei dispositivi».
Velox: arresti per truffa.
Gio, 18/09/2008 - 10:44
#1
Velox: arresti per truffa.
posso non commentare?............ :mad:
Negher
posso quotare Negher??
:(
Bastardi,luridi.......ecc.ecc.
No comment.....
...bast@@@@...mer%%%%....caz####....no comment
Ovvero....tuteliamo gli Italiani :mad:
w la gnocca!
Almeno ogni tanto li beccano!....
...purtroppo beccano sempre prima noi...:mad: :mad:
ce sò sempre i furbetti del quartierino...solo che il quartierino è l'intera nazione...beccati li hanno beccati...ma fuori loro,ce ne saranno altri che cambieranno il modus operandi,ma non il tema finale,cioè fregarse i soldi alla faccia nostra.
Pagine