Eh finalmente ritorno!
Dopo un anno d'inferno, passato con la moto smontata e senza il tempo per rimetterla in sesto, un anno dove sono passato dal guidare questa:
a guidare QUESTO!!!!
ed esserne pure felice!!!!!
Si, infatti per fortuna ho trovato lavoro come postino e quello era il mio scooter aziendale. "ERA" perchè dopo un pò si è fuso il motore e ora giro con ben altro, anche se provvisoriamente... ma di questo parleremo poi.
Dicevamo, le modifiche alla moto. Non sono ancora finite, sia ben chiaro, però intanto adesso è in marcia e io sono felice più che mai.
Tutto iniziò quando, a due settimane da un motoraduno che doveva tenersi in agosto, decisi di realizzare un progetto che avevo in mente da tempo: modificare la sagoma del serbatoio.
Ora io non sono un carrozziere, non avevo mai lavorato la vetroresina, non avevo nessuna idea di come verniciare, non sapevo a chi chiedere aiuto in caso di casini. Beh, mi son detto, al massimo ricompro un serbatoio nuovo su ebay! Per rendere impossibile il tornare indietro sui miei passi gli diedi pure qualche martellata. Ormai il dado era tratto. O la và o la spacca!
Avevo circa 10 giorni di ferie e li passai tutti chiusi in garage, senza sosta, in pieno agosto, stanco, sporco, ma felice.
Il primo giorno lo dedicai ovviamente alla progettazione e al reperimento dei materiali.
Non avendo una sagoma già realizzata avrei dovuto scolpire sulla moto stessa una base su cui posare poi la vetroresina.
Per la base scelsi la schiuma poliuretanica. Facilissima da lavorare, economica, facilmente reperibile. Mentre per la vetroresina scelsi la epossidica che a detta del venditore era, oltre che più economica, molto più resistente. Trovai a una cinquantina di chilometri da casa una rivendita che la vendeva a meno di metà del prezzo degli altri negozi; ne feci una bella scorta!
Le giornate successive le dedicai completamente alla realizzazione.
Iniziai col preparare la sagoma in cartone che avrebbe dato la forma alla schiuma:
Inizio del lavoro di intaglio sul primo lato....
A fine giornata si va di schiuma anche sul lato sinistro. Le ore della notte permetteranno di far asciugare per bene la schiuma.
Nell'utilizzarla ho imparato a tener ben presente alcuni punti fondamentali:
1) una bomboletta iniziata dopo un pò tende a otturarsi quindi meglio usare tutta la schiuma altrimenti va persa.
2) è terribilmente appiccicosa; se cade su una superficie dura lasciare che si asciughi per poi staccarla, MAI spalmarla sperando di pulire
3) è altamente infiammabile, occhio alle scintille se usate uno smeriglio: ho rischiato di dar fuoco al palazzo!
Per non far passare del tempo inutilmente mi diedi alla verniciatura a bomboletta del parafango:
Sul parafango vecchio, ormai inutile, mi diedi a sperimentare:
Una volta rivestito di nastro da carroziere disegnai delle fiamme, con un pennarello con la punta di circa tre millimetri.
seguendo i bordi del disegno iniziai a ritagliare con un cutter ben affilato:
Una volta rimossa la porzione di circa tre millimetri verniciai d'argento in modo che il bordino risultasse di tale colore; di questo non ho foto.
Dopodichè tolsi il nastro dalla parte interna delle fiamme, con l'idea di dare sempre una passata d'argento ma più sfumato.
Però le fiamme nere su base chiara mi garbarono assai....
Mmmmmm..... da qui mi venne l'idea di farla bianca con le fiamme nere anzichè argento su nero. Proviamo ora il progetto iniziale....
mah... deciderò in corso d'opera!
Intanto ho appurato che il metodo funziona.
CONTINUA....
Dai dai dai....!!!!!
Tu sei un GRANDE.
:-)
Personalmente, mi sembrano più belle le fiamme nere su base bianca.
Facci sapere la tua decisione!!!
....non credo ai miei occhi! cioe':tu praticamente stai rimodellando il tuo serbatoio con della schiuma espansa.Quasta mi e' nuova e sopratutto interressantissima.
quindi non ha nessun problema la schiuma ad attaccarsi sulla vernice o l'hau carteggiato?e poi mi confermi che si puo' verniciare?
bentornato!
No, la schiuma serve solo per dare la forma, poi sopra ho messo la vetroresina. Vi assicuro che è uscita una figata! Pian piano posterò il resto.....
complimenti !!! e grazie dei consigli e delle idee.
Grande prova! Vogliamo saperne di più..... Continua please....
-PARTE SECONDA-
La rifinitura del lato destro fa emergere alcune magagne: la schiuma non era ben asciugata al suo interno quindi alcuni punti si erano induriti in modo anomalo, causando differenze negli spessori.
Questo sarà ancora più evidente sull'altro lato:
Risolsi il problema mettendo molta meno schiuma per volta e aggiungendone una volta asciugata completamente. Se si cerca di lavorare la schiuma prima della sua completa asciugatura si fanno dele enormi schifezze. Molto meglio aspettare approfittandone per fare altri lavori
Inizia a intravedersi qualcosa, ma la forma non mi soddisfa:
La vista dall'alto non mi piace: è troppo stretto. Rimedio su lato sinistro, sul destro aggiungo un pò di schiuma in mdo da aumentare lo spessore. Ah il bello della schiuma è proprio questo: l'assoluta reversibilità di ogni operazione!
Il lato sinistro inizia a piacermi....
Come si nota dalla foto precedente la moto non è stata smontata dei suoi componenti (sella, fianchetti, manubrio etc) Questo mi ha permesso di "scolpire" il serbatoio modellandolo in base alle linee della moto. Come vedrete dal risultato finale, questo porta a una precisione millimetrica. i componenti a contatto diretto come la sella e i fianchetti sono stati avvolti in abbondante cellophane da cucina, che rimane ben aderente e protegge efficacemente sia dalla schiuma che dalla successiva fase di stuccatura e resinatura.
La parte a contatto con la sella sarà la più delicata da realizzare. Per riuscirci ho collegato il serbatoio alla sella con una sorte di "ponte" di nastro gommato in modo da creare uno scivolo più graduale e non uno scalino accentuato. si vede bene nelle prossime due foto;
Finalmente, dopo giorni di prove, schiume, scartavetrate e misurazioni per rendere le due parti simmetriche, la forma è approsimativamente fissata e rispecchia appieno il mio progetto iniziale.
Ecco il progetto:
ed ecco la fase sucessiva del lavoro: siccome la schiuma era in alcuni punti morbida e presentava dei buchi ho ben pensato di darle una passata di stucco da muro:
L'idea non era male ma.... nella fase di rifinitura mi ha dato un sacco di problemi perchè assottigliandolo con la cartavetro poi si spezzava e ballava sulla superficie morbida della schiuma. idea bocciata quindi, ma ormai non potevo tornare indietro.
E finalmente si resina!!!
Ho iniziato dalla parte più delicata: il collegamento con la sella.
Innanzi tutto, come ho scritto precedentemente, ho creato una superficie d'appoggio con il nastro da carrozziere che seguisse il profilo della moto. Ovviamente dopo aver protetto la sella e le superfici a contatto con abbondante cellophane da cucina.
PREPARAZIONE DELLA RESINA
L'epossidica ha la caratteristica, rispetto alla poliestere, di essere estremamente rigida e resistente, proprio quello che mi serviva per realizzare le "ali" del serbatoio che andranno poi a ricoprire parte della sella.
Da un rivenditore di vernici della Max Meyer, (attenzione che se sbagliate negozio dovrete accendere un mutuo!) con una spesa di circa trenta euro ho preso un litro di resina, mezzo di catalizzatore, diluente nitro, guanti, pennelli e parecchi fogli di fibra di vetro. Per questi ultimi ho scelto la classica trama che tende a seguire meglio il profilo delle superfici,con le fibre incasinate così:
Ce ne sono anche altri tipi, magari più resistenti, che però hanno la tendenza a essere più rigide e fare gobbe negli spigoli, come questa trama qua:
La epossidica si miscela in proporzione di due parti di resina per una di catalizzatore. Io ho usato dei siringoni di quelli che si trovano in farmacia, uno per il catalizzatore e uno diverso per la resina, se no avrei dovuto cambiarne uno ogni 10 minuti. Si miscelano in un contenitore plastico in piccole quantità perchè asciuga in fretta.
Col pennello ho poi passato uno strato abbondante di resina sulla superficie nuda del serbatoio, poi ho subito messo uno strato di fibra facendolo aderire il più possibile. Subito dopo sempre col pennello ho impregnato per bene il foglio che avevo posizionato. Un accorgimento importante con questo tipo di fibra è quello di non passare il pennello come per dipingere ma picchiettare sulla fibra in modo che si attacchi alla sperficie sottostante senza che le pennellate disperdano i vari filamenti della fibra di vetro.
Prima che asciughi si posiziona un altro foglio, si picchietta per farlo aderire ai fogli sottostanti, poi lo si impregna sempre picchiettando e così via.
In questa operazione è fondamentale la velocità: bisogna fare in modo di attaccare il più uniformemente possibile una superficie più ampia possibile. se no bisogna aspettare che asciughi, scartavetrare a grana grossa e rifare. Penso che però sia pù resistente fatto tutto di seguito.
Attenzione che i fogli siano tagliati in modo da non creare gobbe e sovrapposizioni!
Ricordatevi di risciacquare sempre i pennelli col diluente!
Indossate sempre i guanti!
Non abbiate paura di fare cagate: un colpo di smeriglio risolve tutto!
Dai tre ai cinque strati di fibra di vetro e cinque o sei birre fresche sono più che sufficenti per una superficie resistente. Nelle zone come le ali vicino alla sella ne ho messo di più, anche per aver maggiore margine di manovra in fase di smerigliatura.
Come noterete nella foto il manubrio è staccato: per ottimizzare i tempi ho approfittato del processo di asciugatura per inserire negli steli forcella due boccole da tre centimetri per precomprimere le molle, troppo cedevoli per i miei gusti. Ora la moto va molto meglio.
E finalmente il serbatoio interamente resinato!!!
Le strisce orizzontali che vedete non sono per simulare la pelle di coccodrillo: sono state fatte prima della resinatura per controllare la simmetria della sagoma; ogni linea a sinistra deve essere uguale a quella a destra. Per la curvatura invece mi regolavo così: prendevo del filo di ferro, gli facevo seguire la curvatura del serbatoio dal centro fino al bordo sinistro e poi lo appoggiavo sul lato destro: dove vedevo dossi smerigliavo, dove vedevo fossi aggiungevo resina o stucco. Per il resto sono andato a occhiometro e con le mani, accarezzando la superficie.
Altre foto del serbatoio:
dopodichè finirono le ferie e la fine dei lavori, che sembrava così vicina, si allontanò inesorabilmente......
CONTINUA.......
Cavolo... lavoro fichissimo e soprattutto ingenoso!
Non pensavo che si potesse usare la schiuma per modificare un serba, complimenti!
Mi raccomando, tienici aggiornati.:)
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