Berlusconi Il Cavaliere

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Everton
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Berlusconi Il Cavaliere

Che non sia un santo lo credo anche io. Che io non sia con lui è noto. Ma, prima di metterlo in croce, vediamo cosa ha fatto per gli italiani.
1) Ha tolto l'ici sulla prima casa (giustissimo secondo me) poi rimessa da Monti.
2) Ha introdotto la patente a punti, riducendo i morti sulle strade.
3) Ha alzato le pensioni minime.
4) Ha fatto in modo da poter far votare gli italiani all'estero.
5) Leggi sull'immigrazione.
6) Legge sul conflitto di interessi.
E c'è anche altro che non ricordo, ben poco comunque, ma gli prima di lui cosa ha fatto? Ricordiamo Amato, giusto per dirne uno.

Cosa ne pensate?

Street
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Last seen: 9 anni 9 mesi fa
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Gia'... Come lui solo Almirante

Steel
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Last seen: 6 anni 5 mesi fa
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Everton l ici sulla prina casa non l ha tolto lui ma ha iniziato a toglierlo prodi: Storia

Nella campagna elettorale 2006,Berlusconi durante un faccia a faccia televisivo[1] con Prodi annunciò di voler abolire l'ICI sulle prime case ma non venne eletto.Il 21 dicembre 2007, il Governo Prodi, poco prima della propria caduta, approvò con la legge Finanziaria 2008 un provvedimento volto a ridurre l'ICI prima casa introducendo un'ulteriore detrazione della base imponibile dell'1,33 per mille (sino a un massimo di 200 euro).Il successivo Governo Berlusconi con l'emanazione del decreto-legge n. 93/2008, entrato in vigore il 29 maggio2008, poi convertito in legge n. 126/2008 pubblicata sulla G.U. 174 del 26 luglio 2008, abolì del tutto l'imposta ICI sulla prima casa mantenendo l'esclusione delle abitazioni signorili, delle ville e dei castelli (Categorie catastali A/1, A/8 e A/9) già modificata con la Finanziaria 2008.Il quarto governo Berlusconi, con il d. lgs.n. 23 del 14 marzo 2011 (articoli 7, 8 e 9) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 23 marzo 2011,[2] ha introdotto l'imposta municipale propriastabilendone la vigenza a partire dal 2014 limitatamente agli immobili diversi dall'abitazione principale (art. 8, comma 2, d. lgs. n. 23/2011)).Il successivo Governo Monti, con decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2011, supplemento ordinario n. 251)[3](noto come "manovra Salva Italia") poi convertito, con modificazioni, dalla leggen. 214 del 22 dicembre 2011 (G.U. n. 300 del 27 dicembre 2011, supplemento ordinario n. 276)[4], ne ha disposto l'applicazione anche alle prime abitazioni.
La patante a punti è una nirmativa europea, ma i morti in italia sono sempre quelli
Le pensioni possono passare na i contratti de llavoro sono diventati a progetto e senza diritti
Per il voto stiamo parlando del porcellum e quella norma è il meno peggio
Sull immigrazione potrei anche essere d accordo ma è inutile farla se poi chiudi accordi con la libia e ti scopi un egiziana
Il conflitto di interessi proprio lui non dovrebbe parlarne penso.
Street il paragone penso sia un po forzato uno aveva degli ideali per quanto discutibili li aveva, silvietto non vuole andare in galera e salvare le sue aziende

BlackBat
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Last seen: 6 anni 4 mesi fa
Iscritto: 18/4/2007

1)Nella campagna elettorale 2006, Berlusconi durante un faccia a faccia televisivo[1] con Prodi annunciò di voler abolire l'ICI sulle prime case ma non venne eletto.

Il 21 dicembre 2007, il Governo Prodi, poco prima della propria caduta, approvò con la legge Finanziaria 2008 un provvedimento volto a ridurre l'ICI prima casa introducendo un'ulteriore detrazione della base imponibile dell'1,33 per mille (sino a un massimo di 200 euro).

Il successivo Governo Berlusconi con l'emanazione del decreto-legge n. 93/2008, entrato in vigore il 29 maggio 2008, poi convertito in legge n. 126/2008 pubblicata sulla G.U. 174 del 26 luglio 2008, abolì del tutto l'imposta ICI sulla prima casa mantenendo l'esclusione delle abitazioni signorili, delle ville e dei castelli (Categorie catastali A/1, A/8 e A/9) già modificata con la Finanziaria 2008.

Il quarto governo Berlusconi, con il d. lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 (articoli 7, 8 e 9) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 23 marzo 2011,[2] ha introdotto l'imposta municipale propria stabilendone la vigenza a partire dal 2014 limitatamente agli immobili diversi dall'abitazione principale (art. 8, comma 2, d. lgs. n. 23/2011)).

Il successivo Governo Monti, con decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2011, supplemento ordinario n. 251)[3] (noto come "manovra Salva Italia") poi convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011 (G.U. n. 300 del 27 dicembre 2011, supplemento ordinario n. 276)[4], ne ha disposto l'applicazione anche alle abitazioni principali.
fonte:wiki

3)Aumento delle pensioni minime [modifica]

Il terzo punto del contratto prevedeva «l'innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione al mese» (cifra espressa nelle vecchie Lire, ovvero 516 Euro).

Nel 2001 la UIL ha calcolato che gli anziani che ricevevano meno di un milione al mese di pensione erano 5.901.244; alla fine del 2002 sono saliti a circa 8 milioni, secondo le stime dell'economista Tito Boeri. Coloro che hanno effettivamente incassato l'aumento a un milione di lire (516 euro) sono stati 1 milione e 800 000, circa il 25%, mentre circa 6 milioni continuano a percepire una pensione inferiore. Per mantenere la promessa, sarebbero serviti da 11 ai 17 miliardi di euro (circa 1 punto e mezzo del PIL). Per questo Berlusconi, secondo la UIL, decise di aumentarle solo a chi aveva più di 70 anni e con reddito cumulato di coppia non superiore a €6.800 annui (clausola tuttavia non menzionata nel contratto).

Secondo il sociologo Luca Ricolfi, questo punto del programma è stato invece pienamente raggiunto, perché gli anziani aventi diritto alla minima, hanno avuto l'aumento, incrementato successivamente per l'inflazione a €551.
fonte:wiki (contratto con gli italiani)

4)La Legge Tremaglia [modifica]
Tremaglia si è battuto per cambiare le modalità relative all'esercizio del diritto di voto degli italiani che vivono all'estero, ed ha ottenuto la modifica della Costituzione[10] negli articoli 48 (istituzione della circoscrizione Estero), 56 e 57 (numero dei deputati e senatori eletti dai cittadini italiani all'estero). Questa opportunità si concretizzò a partire dalle elezioni politiche del 2006, quando entrò in vigore l'istituzione della circoscrizione Estero.

La legge Tremaglia si applica anche ai referendum nazionali che non si applica, invece, alle elezioni amministrative e ai referendum regionali.

All'appuntamento elettorale si recarono circa un milione di italiani residenti in altri Paesi del mondo: a loro erano stati riservati 12 seggi alla Camera dei deputati e 6 seggi al Senato della Repubblica. Precedentemente alla modifica costituzionale introdotta da Tremaglia, votava un numero molto inferiore di italiani residenti all'estero, ed i loro voti erano conteggiati con quelli dei residenti.

L'innovazione più incisiva introdotta dalla legge Tremaglia non è dipesa però dalla creazione della circoscrizione Estero, ma dalla procedura di voto nei paesi di residenza. Prima, infatti, i cittadini residenti all'estero potevano esercitare il diritto di voto nei collegi elettorali dei comuni in cui risultavano iscritti all'AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), ma solo recandosi in questi comuni.

La legge Tremaglia ha mantenuto questa possibilità come opzione per il cittadino che intenda avvalersene, ma ha istituito per tutti gli altri una procedura di voto postale tramite i consolati nei paesi di residenza. La partecipazione al voto da parte degli italiani residenti all'estero è quindi considerevolmente aumentata.

Secondo le più prudenti stime sul numero di italiani residenti all'estero, il rapporto numerico tra elettori residenti all'estero e seggi parlamentari della circoscrizione estero evidenzia che tali elettori sarebbero sottorappresentati rispetto a quelli residenti in Italia. Tuttavia, il tasso di astensione degli elettori residenti all'estero, molto superiore a quello dei residenti in Italia, fa sì che il numero di voti necessari per essere eletti nella circoscrizione estero sia inferiore a quello necessario in Italia.

La Legge Tremaglia ha suscitato anche diverse controversie e opinioni contrarie, anche perché le separate norme sulla cittadinanza italiana erano considerate assai generose verso i discendenti di emigrati italiani. Queste norme avevano già favorito una "corsa al passaporto italiano" in particolare in Sudamerica, per ottenere la possibilità di lavorare nell'Unione Europea. Tuttavia, fino alla legge Tremaglia, questi nuovi cittadini non avevano influenzato la politica italiana, non avendo la possibilità esercitare il diritto di voto senza recarsi in Italia. Per una revisione della legge si sono espressi vari commentatori[20][21][22], tra cui Sergio Romano, che la considera "troppo generosa"[23][24]. Una riforma sostanziale della Legge Tremaglia venne considerata ancora più urgente a seguito della vicenda relativa al senatore Nicola Di Girolamo. Anche il responsabile del Partito Democratico Eugenio Marino nel 2011 ne richiese una revisione a dieci anni dalla promulgazione.

« Perché a dieci anni esatti dal varo, sarebbe utile e doveroso, anche nei confronti di Tremaglia, procedere alla sua riforma per correggerne i difetti che finiscono per fornire argomenti ai detrattori del voto all'estero »
fonte:wiki

6)In Italia il problema del conflitto di interessi nel rapporto tra interessi pubblici e privati ha assunto notorietà nazionale da quando Silvio Berlusconi ha preso parte alla campagna elettorale del 1994 per coprire la carica di Presidente del Consiglio dei ministri (carica ricoperta successivamente anche dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011).[1] Secondo il giornalista Sergio Rizzo, tuttavia, Silvio Berlusconi "è solo l’ultimo erede di un sistema consolidato", diffuso a tutti i livelli nella società italiana.[1] Il conflitto è, nel caso di Berlusconi, rappresentato dalla titolarità contemporanea - in prima persona o per mezzo di familiari o collaboratori - di funzioni pubbliche, del gruppo televisivo Mediaset, e di ingenti proprietà nel settore assicurativo, sportivo, edile, editoriale, ecc. Per vari giuristi e costituzionalisti, tale conflitto determina l'impossibilità legale d'essere eletti.[2]

La Costituzione italiana, secondo gli artt. 65 e 66, obbliga il Parlamento a valutare l’eleggibilità dei suoi membri in base alla legge ordinaria, che se ne occupa nel Decreto del Presidente della Repubblica n.361 del 1957. La Giunta delle elezioni della Camera dei deputati, nel 1994, dichiarò legittima l’elezione di Silvio Berlusconi[3] con la motivazione che la norma citata andrebbe riferita «alla concessione ad personam e quindi, se non c’è titolarità della persona fisica, non si pone alcun problema di eleggibilità, pur in presenza di eventuali partecipazioni azionarie». Nelle successive legislature fu confermata tale tesi.

Nel 1996 il senatore Stefano Passigli propose un disegno di legge che prevedeva che il funzionario pubblico con un patrimonio eccedente una certa somma dovesse affidarlo in gestione ad un'apposita società indipendente (blind trust o fondo cieco). Il d.d.l. non venne approvato. La questione fu però ripresa dallo stesso Governo Berlusconi II con la Legge n. 215 del 2004, titolata Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi.[4]. La legge prescrive che l'imprenditore individuale provveda a nominare uno o più institori, ovvero una o più persone di fiducia (anche parenti, amici o collaboratori) cui affidare l'effettiva gestione aziendale.

Il Parlamento europeo, al paragrafo 38 della risoluzione del 20 novembre 2002 deplorava che, "in particolare in Italia, permanga una situazione di concentrazione del potere mediatico nelle mani del presidente del consiglio, senza che sia stata adottata una normativa sul conflitto d’interessi".[5]

Tra gli altri casi italiani di conflitto d'interessi, vi sarebbe quello del governatore della Sardegna (in carica dal 2004 sino al dicembre 2008) Renato Soru, fondatore della società di telecomunicazioni Tiscali. Questi, dopo la sua elezione, ha lasciato il controllo della società, pur continuando a mantenerne il 27,5% del capitale (in seguito gradualmente sceso fino al 18%).

Il giornalista Marco Travaglio ha affermato che Corrado Passera, nelle sue vesti di ministro del governo Monti, è, vista la sua carriera in ambito bancario, in conflitto di interesse. Altri conflitti di interesse sarebbero rappresentati dall'attività politica e imprenditoriale di Luca Cordero di Montezemolo, Emma Marcegaglia e numerosi altri esponenti politici.[6][1]

fonte:wiki

qualche piccola nota..

sinceramente a parte alcune cose che non ha fatto lui e/o proprio non ha fatto (http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_con_gli_italiani)..

è stato il primo ad essere a capo di un governo che è arrivato a fine legislatura e avendo tutti i mezzi e le possibilità per far crescere il paese ha fatto poco che niente (i 6 punti che dici in quasi 10 anni di governo di cui 5 continuativi e con un maggioranza compatta mi sembran troppo pochi) se non parecchi festini hard (in quello ci ha dato dentro..)

e per tutto il tempo mentre si piombava le ministre e si arricchiva, ci ripeteva che la crisi non c'era.. ora sinceramente non gli vorrei dar atto di niente ma solo dargli un sacco di randellate..

Street
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Last seen: 9 anni 9 mesi fa
Iscritto: 14/7/2011

Fosse Stato Grillo, un Bersani, o qualche altro... avrebbe fatto lo stesso se non peggio..

Everton
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Last seen: 5 anni 6 mesi fa
Iscritto: 19/9/2010

Steel, quello che dici è vero e fai bene a puntualizzarlo. Ma allora diciamola tutta. Prodi cominciò a toglierlo ai poveri, Berlusconi lo tolse a tutti. E' comunque un ottima cosa a prescindere che l'abbia fatta il berlusca o no.
Black, sono d'accordo, potevano sicuramente fare moooolto di piu. Però qualcosina hanno fatto. Poi la crisi non ha certo girato a favore del governo di centro/destra.
Quello che discuto è che tutti odiano Berlusconi, ma, evidentemente non si ricordano chi c'e' stato prima di lui. E chi ancora oggi se andrebbe a governarci ci poterebbero via pure le pensioni e diminuirebbero ulteriormente il potere d'acquisto già ridotto alla fame.
Quindi: Chi è l'alternativa? Nomi? Programmi fattibili? Perchè anche io sono capace a dire "diamo 1000 euro a tutti" ma poi..

BlackBat
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Last seen: 6 anni 4 mesi fa
Iscritto: 18/4/2007

Street wrote: Fosse Stato Grillo, un Bersani, o qualche altro... avrebbe fatto lo stesso se non peggio..

può essere benissimo! però al governo c'è stato lui quindi per lo meno non diamogli meriti che proprio non ha..

Choppi
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Last seen: 11 anni 2 settimane fa
Iscritto: 5/2/2011

L'imposta di successione e donazione fu ridotta nel 2000 dal governo di centro-sinistra con la legge 342/2000 e fu definitivamente abolita nel 2001 dal governo Berlusconi II con la legge 383/2001. L'imposta è stata ripristinata nel 2006 dal governo Prodi II con la legge 262/2006.

wikipedia docet

BlackBat
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Last seen: 6 anni 4 mesi fa
Iscritto: 18/4/2007

Everton wrote: Black, sono d'accordo, potevano sicuramente fare moooolto di piu. Però qualcosina hanno fatto. Poi la crisi non ha certo girato a favore del governo di centro/destra.
Quello che discuto è che tutti odiano Berlusconi, ma, evidentemente non si ricordano chi c'e' stato prima di lui. E chi ancora oggi se andrebbe a governarci ci poterebbero via pure le pensioni e diminuirebbero ulteriormente il potere d'acquisto già ridotto alla fame.
Quindi: Chi è l'alternativa? Nomi? Programmi fattibili? Perchè anche io sono capace a dire "diamo 1000 euro a tutti" ma poi..

il "qualcosina" mi urta un pò.. non han fatto qualcosina, non ho visto investimenti per le attività produttive, non ho visto leggi che favorivano l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, incentivi, stanziamento di fondi per le scuole pubbliche, non ho visto niente, ho solo visto leggi per accontentare gli alleati (legge bossi fini ad esempio) leggi per pararsi il culo (leggitimo impedimento, lodo alfano etc) e quelle poche altre che cmq non erano del loro sacco ma di qualcun altro..
sono d'accordissimo sul dire che i governi precedenti non hanno fatto molto di più, sono d'accordissimo sul dire che al momento non abbiamo alternative plausibili, ma non sono assolutamente d'accordo nel dargli meriti di alcun tipo anzi le uniche cose che posso dargli sono scritte qualche post più sopra (ndr randellate)..

Wolf55
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Last seen: 8 anni 2 mesi fa
Iscritto: 31/8/2008

Everton wrote: Prodi cominciò a toglierlo ai poveri, Berlusconi lo tolse a tutti. E' comunque un ottima cosa a prescindere che l'abbia fatta il berlusca o no.

secondo me casca proprio lì l'asino: NON E' UN OTTIMA COSA a prescindere chi l'abbia fatta! Per il semplice motivo che questa mossa ha dato un colpetto all'entrate dello stato (e dei Comuni) con il seguente aumento delle tasse che, come è noto, colpiscono in modo più incisivo proprio i "poveri". Magari sarebbe ora che i "ricchi" capissero che sono tali solo grazie ai "poveri" che comprano le loro merci e servizi e se non lasciano loro qualcosina per respirare, la festa sarà finita per tutti!

Street
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Last seen: 9 anni 9 mesi fa
Iscritto: 14/7/2011

Vi Sbagliate... per il Popolo "si e' fatto" molto di piu

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