Ciao Panzerfast

L'ultimo sguardo dallo specchietto dell'auto, il tuo profilo che piano piano si allontanava, e tutto si è concluso.
Siamo stati insieme 6 magnifici anni, 6 anni in cui la tua vita e la mia vita sono cambiate insieme.
Ancora mi ricordo quando per la prima volta vidi un articolo su di te su una rivista di moto. fu subito amore. Dovevi essere mia. Avevo 23 anni, un lavoretto da operaio e tanta voglia di libertà.
Ti ho presa, ti ho fatta mia, abbiamo imparato insieme a cavalcare la strada.
Mi ricordo le prime marmitte aperte, le prime piccole modifiche fatte con una sorta di timore riverenziale.
Poi la mia vita che cambia, da Roma vado a Milano, e tu con me. Quei primi tempi così sofferti in una nuova terra, solo io e te e la voglia di uscire comunque, anche sotto la pioggia, la neve... che pazzi...
Poi la casa nuova, un box tutto per te, e la mia fantasia che finalmente si libera. Mi ricordo i primi pomeriggi passati accarezzandoti nelle parti più segrete, smontando, modificando, rimontando. Ti ricordi le smadonnate per le viti spanate? I piccoli e grandi problemi, ma le abbiamo superate tutte. Quanti vestiti diversi ti ho cucito addosso non lo so, ma tu, da vera star, ti lasciavi vestire e truccare.
I primi motoraduni, i tanti amici conosciuti, tante nuove strade fatte assieme. Tante lingue diverse, tante moto diverse, ma per me eri sempre la più bella.
Per me non c'è stato mai confronto con le altre, perchè tu eri fuori concorso, eri "mia", non paragonabile.
Ti ricordi la prima scivolata, la paura di essermi fatto male e subito dopo la paura che tu ti fossi fatta male... ogni volta ti ho riportato a casa e sempre più determinato ti ho riportato alla normalità.
Ho trascurato famiglia, lavoro, amici per te, ma non me ne pento.
Ti ricordi quando ti ho dato il tuo nome, è stata la cosa più naturale del mondo. Io così legato ad un passato intriso di nostalgia, e tu così orgogliosa di portare quel glorioso appellativo: Panzerfaust. Come l'anticarro tedesco, simbolo di qualcosa che non vuole arrendersi, un pugno contro tutto e tutti.
Poi cosa è cambiato? Tutto, o forse niente. Si è spenta la passione sia in me che in te. Abbiamo vissuto questa nostra storia troppo intensamente, abbiamo bruciato troppo velocemente il nostro fuoco, ritrovandoci alla fine come una vecchia coppia, in cui l'uno conosce tutto dell'altro, e proprio per questo non si hanno più stimoli.
La tua vita non poteva più essere con me, ti meriti qualcuno capace di valorizzarti ancora, qualcuno con la voglia dentro di portarti in giro, di farti vedere.
L'ultimo viaggio, da casa a verona, insieme, entrambe con la testa al nostro futuro, senza rimpianti, senza rimorsi.
Per questo non ho pianto lasciandoti, per questo ho visto il tuo volto pieno di orgoglio.
Non ci siamo traditi, ci siamo salutati, lealmente, per l'ultima volta. Non dimenticherò mai quello che hai rappresentato per me, ed in te resterà sempre una parte del mio spirito.
Ti saluto così. come saluterei un vero amico, un fratello, un xxxxxxxx.
xxxxxxx PANZERFAUST: PRESENTE!

x xxx amico mio, x xxx...