Nababalao wrote: Azz ... il problema non è mangiare ma è come mangiare...
...non è che non sono capace di stare in mezzo alle pentole... anzi, dicono che ci so fare ma stare in cucina a spentolare richiede tempo che non ho. A volte se voglio mangiare decentemente devo organizzarmi, magari invitando dei parenti, degli amici, perchè da soli uno non se ne fa quasi mai.
...Il tempo davvero è tiranno e non ci concede mai quello che vorremmo e quel poco sempre lo dobbiamo rubare a altre cose. Che tristezza....
azz... Naba.... pensiero vero e di spessore, anche io non cucino per me, ma solo per la gioia degli altri.... il loro appagamento è la mia felicità....
il Crema
Crema, hai centrato appieno.. la soddisfazione maggiore è quando le altre persone apprezzano ... a dire il vero anche il mio palato gioisce di quello che faccio. Io sono curioso in cucina, non sono il tipo che legge ricette e manuali del buon gourmet, piuttosto cerco di scoprire da me quel particolare sapore che piace ai più e quando lo riproduco ci devo mettere del mio. Poche volte mi è accaduto di fare schifezze.. che poi sono finite ovviamente nel cesso.. nessuno è perfetto e come negli aquerelli, se viene male si butta via e non ci si può permettere di sputtanarsi per così poco. Io la penso così.
Fedro wrote: Nessun ligure che ci da qualche consiglio per il pesto alla genovese?
Aspetto fiducioso...
Voi romagnoli e emiliani siete nel paradiso dei sapori, dunque che può fare la povera cucina ligure a confronto della regis maiestatis cucina emiliana?
Il segreto del pesto sta nel basilico. Di basilico ce ne sono tanti tipi, più dolci, più amari, meno profumati, più scuri e di più chiari.
Per tradizione la città natale del pesto è Genova e per tradizione il basilico migliore del mondo nasce a Prà. E' di piccole foglie con steli lunghi, di colore verde chiaro e acceso, molto profumato. Da decenni a Prà lo fanno crescere nelle serre, così è prodotto per tutto l'anno solare.
L'altro ingrediente importante è l'aglio, senza aglio non esiste il pesto. Da una 15na d'anni l'aglio migliore d'Europa si produce a Vessalico a circa 600 m slm, un piccolo paese nell'entroterra di Imperia, già capitale europea dell'olio d'oliva di qualità taggiasca.
Gli ingredienti per un buon pesto genovese quindi sono:
Basilico di Prà
Aglio di Vessalico
pinoli nostrani
noci di sorrento sgusciate
Olio d'oliva vergine taggiasco
sale
parmigiano reggiano
pecorino sardo
Per le dosi non posso dire con esattezza le quantità, io vado a occhio quindi non chiedetemelo. Comunque per farlo bisognerebbe avere un pestello ma con i tempi che corrono è impossibile, dunque si ricorre al frullatore MA, ATTENZIONE!! qui sta il segreto, non bisogna fare il frullato, ma macinare delicatamente il basilico con l'aglio e abbondante olio d'oliva insieme ai pinoli e noci, evitando durante l'operazione di scaldare il contenuto (pena la perdita dei profumi del basilico). il sale (poco) insieme all'olio extravergine d'oliva contribuiscono al mantenimento del manufatto. Il parmiggiano e il pecorino saranno grattugiati al momento sulla pasta.
Con il pesto, consiglio di condirci gli gnocchi di patate, per la pasta si consigliano vivamente le trenette. Se la pasta al pesto la volete fare come da antica tradizione genovese, nell'acqua della pasta dovete far bollire un paio di patate tagliate a spicchi medio piccoli insieme a qualche manciata di teneri fagiolini.
Scolate poco la pasta insieme alle patate e fagiolini e versatela in una grande zuppiera, alla pasta aggiungerete il vostro pesto, una grattata di reggiano e pecorino e un'aggiunta di olio extravergine d'oliva, mischiare la pasta e servirla calda nei piatti.
Si consiglia a tavola un buon vermentino delle cinque terre da servire ben fresco sui 10/11 gradi.
Nessun ligure che ci da qualche consiglio per il pesto alla genovese?
Aspetto fiducioso...
azz... Naba.... pensiero vero e di spessore, anche io non cucino per me, ma solo per la gioia degli altri.... il loro appagamento è la mia felicità....
il Crema
Crema, hai centrato appieno.. la soddisfazione maggiore è quando le altre persone apprezzano ... a dire il vero anche il mio palato gioisce di quello che faccio. Io sono curioso in cucina, non sono il tipo che legge ricette e manuali del buon gourmet, piuttosto cerco di scoprire da me quel particolare sapore che piace ai più e quando lo riproduco ci devo mettere del mio. Poche volte mi è accaduto di fare schifezze.. che poi sono finite ovviamente nel cesso.. nessuno è perfetto e come negli aquerelli, se viene male si butta via e non ci si può permettere di sputtanarsi per così poco. Io la penso così.
Voi romagnoli e emiliani siete nel paradiso dei sapori, dunque che può fare la povera cucina ligure a confronto della regis maiestatis cucina emiliana?
Il segreto del pesto sta nel basilico. Di basilico ce ne sono tanti tipi, più dolci, più amari, meno profumati, più scuri e di più chiari.
Per tradizione la città natale del pesto è Genova e per tradizione il basilico migliore del mondo nasce a Prà. E' di piccole foglie con steli lunghi, di colore verde chiaro e acceso, molto profumato. Da decenni a Prà lo fanno crescere nelle serre, così è prodotto per tutto l'anno solare.
L'altro ingrediente importante è l'aglio, senza aglio non esiste il pesto. Da una 15na d'anni l'aglio migliore d'Europa si produce a Vessalico a circa 600 m slm, un piccolo paese nell'entroterra di Imperia, già capitale europea dell'olio d'oliva di qualità taggiasca.
Gli ingredienti per un buon pesto genovese quindi sono:
Basilico di Prà
Aglio di Vessalico
pinoli nostrani
noci di sorrento sgusciate
Olio d'oliva vergine taggiasco
sale
parmigiano reggiano
pecorino sardo
Per le dosi non posso dire con esattezza le quantità, io vado a occhio quindi non chiedetemelo. Comunque per farlo bisognerebbe avere un pestello ma con i tempi che corrono è impossibile, dunque si ricorre al frullatore MA, ATTENZIONE!! qui sta il segreto, non bisogna fare il frullato, ma macinare delicatamente il basilico con l'aglio e abbondante olio d'oliva insieme ai pinoli e noci, evitando durante l'operazione di scaldare il contenuto (pena la perdita dei profumi del basilico). il sale (poco) insieme all'olio extravergine d'oliva contribuiscono al mantenimento del manufatto. Il parmiggiano e il pecorino saranno grattugiati al momento sulla pasta.
Con il pesto, consiglio di condirci gli gnocchi di patate, per la pasta si consigliano vivamente le trenette. Se la pasta al pesto la volete fare come da antica tradizione genovese, nell'acqua della pasta dovete far bollire un paio di patate tagliate a spicchi medio piccoli insieme a qualche manciata di teneri fagiolini.
Scolate poco la pasta insieme alle patate e fagiolini e versatela in una grande zuppiera, alla pasta aggiungerete il vostro pesto, una grattata di reggiano e pecorino e un'aggiunta di olio extravergine d'oliva, mischiare la pasta e servirla calda nei piatti.
Si consiglia a tavola un buon vermentino delle cinque terre da servire ben fresco sui 10/11 gradi.
Bon appetit :cool:
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