quale il saluto giusto ,quando si incontra un fratello sulla strada.
il saluto di un bikers
Mar, 24/07/2007 - 13:51
#1
il saluto di un bikers
quale il saluto giusto ,quando si incontra un fratello sulla strada.
Volevo chiederlo anche io..
Io di solito levo il braccio dal manubrio, e alzo tre dita, però questo solo per i fratelli custom, gli altri su stradali o sportive alzo solo due dita stando attaccato al manubrio.. cmq cerco di salutare sempre tutti, tranne gli scooter, loro mi spiace ma non ci riesco, è più forte di me.. ;)
Braccio sinistro fuori e dita a V aperta.
customisti=indice e medio a "V" per la conformazione del motore
ducatisti=pollice e indice a 90° a mò di "L" per ricordare il motore ad elle della ducati
triumphisti=pollice indice e medio a 3 per ricordare il motore a triple
tutti gli altri si salutano a mano aperta ma si salutano sempre.
ogni motociclista quando incontra sulla strada un compagno è tenuto a scambiarsi con la mano un CORDIALE gesto di saluto.
chi non si attiene a tale regola è un impostore!!!
tratto da internet
spero di essere stata utile.....baci angel :D
bah.....mo ce stanno pure le regole su come salutare?!!!....
Ho trovato sul WEB un testo che vale la pena riportare integralmente così com'è:
La vera storia del saluto tra i motociclisti
Antico gesto che pare risalga al tempo in cui i cavalieri cavalcavano ancora un sol cavallo per volta e in carne ed ossa.
La leggenda narra infatti di un cavaliere solitario in sella al suo destriero da non si sa quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove era diretto. Al cavaliere si illuminarono gli occhi dalla gioia.
Quand'ecco scorgere in lontananza ed in direzione contraria la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono, quello proveniente dal castello, sollevando la mano destra, con l'indice ed il medio disposti a "V", esclamò: "Mi spiace amico, arrivi 2, la principessa me la son già sc@@@ta io!" e si allontanò al galoppo...
Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poiché quello che non saluta, automaticamente impersonifica il cavalier cornuto...
Il Mito vuole che il classico saluto a “v”, che si effettua alzando indice e medio della mano sinistra quando scorgiamo una moto in direzione opposta alla nostra, sia originato da questa storia. Verità o leggenda, a noi non interessa: la storia ha il suo fascino così, sia essa inventata o abbia un fondo di realtà.
Prima di analizzare il perché questo fenomeno stia cadendo in disuso, riportiamo di seguito i modi più comuni per salutare un o una motociclista, in modo tale che sia possibile anche per i novelli centauri salutare e sentirsi parte integrante della grande famiglia su due ruote.
Il saluto più classico, come già accennato, è quello con le dita a “v” : si alzano indice e medio (contemporaneamente, mi raccomando) della mano sinistra e si sporge un pochino fuori il braccio, ove possibile.
Altro saluto molto in voga, è il classico lampeggio: spesso più pratico del saluto a “v”, a volte viene usato in combo con quest’ultimo dai più audaci.
A questi due modi, aggiungiamo il più canonico “colpetto di clacson”, che serve sempre a salutare un altro biker.
Ecco alcune raffigurazioni di alcuni gesti e il relativo significato:
SALUTO CON DITA A "V"
SALUTO CON LA MANO APERTA
SALUTO TIPO SURF
TUTTO OK
VAI PIANO
PERICOLO FORZE D'ORDINE
Ma non occorre troppo soffermarsi sulle modalità del saluto: spesso i saluti migliori sono affidati al nostro estro, al nostro genio e alla nostra capacità di improvvisazione. Se vedete perciò gente che impenna, sporge un fazzoletto, vi fa un semplice cenno con il casco, sporge il piede, si mette in piedi sulla sella e si inchina a voi, non vi preoccupate: tutto è lecito, non esistono regole ferree alle quali uniformarsi... l’importante è salutare.
Partiamo però proprio da quest’ultima affermazione: i motociclisti sono sempre stati una casta a sé stante, una classe con un grande cameratismo e spirito di abnegazione. E il saluto è stato sempre un gesto che ha contraddistinto questa casta, nel bene o nel male.
Come in quasi tutti i settori del mondo moderno, però, il progresso, i miti televisivi, il business che si è creato intorno alle due ruote, è tale che ha portato sulle moto persone che non hanno la passione per questo stile di vita: la moto, purtroppo, viene vista sempre più comunemente come un comodo mezzo di trasporto. Questo pensiero è stato interpretato in maniera perfetta dal nostro utente Scella, del quale riporto testualmente il pensiero:
“Il problema, secondo il mio modesto parere, è che ormai quella dei motociclisti è diventata una famiglia "allargata", sempre più eterogenea: ma questo che, di per sé, è un fatto positivo, ha comunque un risvolto negativo. Sempre più persone infatti salgono su una moto solo per pura affermazione formale o solo per spirito di emulazione (vedi l'enorme business che hanno creato i personaggi come Valentino Rossi intorno al mondo dei motori). Prima chi prendeva la moto lo faceva per passione e con passione; ora purtroppo ci sono persone che non sanno nemmeno cos'è il galateo dei motociclisti, ed anzi contribuiscono solo alla già troppo diffusa idea che c'è in Italia (Due Ruote=Pirata); li vedi cavalcare moto supersportive senza casco, in cannottiera e con gli infradito ai piedi, se ne fregano delle norme stradali, impennano, sorpassano si infilano e ti tagliano la strada; e chi più ne ha più ne metta. Questi “motociclisti” sono senza nessun rispetto per se stessi e per gli altri.
Purtroppo, ormai se lampeggi a qualcuno o ti spara gli abbaglianti in faccia o torna indietro perché magari pensava chissà cosa.
Cosa fare? O accettare le cose così come sono o cercare di fare un po' di sana educazione attraverso gli strumenti che abbiamo, come i forum di appassionati e i club.”
Dai commenti sul forum, abbiamo inoltre carpito che al centro-sud il saluto è ormai un optional, a dispetto di quello che accade al nord (che siano più vicini alla cultura tedesca, austriaca e francese?).
Altro dato interessante, è dato dalle varie classi che si stanno formando: gli sportivi si salutano tra di loro, i customisti pure, i bmwisti si aggiungono alla lista... e cosi via.
Il mio pensiero (e come tale opinabilissimo) è che la situazione và risollevata: siamo tutti motociclisti e apparteniamo tutti ad una grande famiglia, a prescindere dal mezzo che cavalchiamo: siamo sempre un gruppo di appassionati, di gente che vive per le due ruote, e come tali abbiamo la necessità, anzi il dovere, di mantenere vive le tradizioni.
Io non voglio uniformarmi alla massa... e voi?
Fiero di far parte di una “casta”.
Lamps (mai più indicato)
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Oppure guardatevi questo : http://www.ibfree.org/index.php?mforum=mondovaradero&s=5d3c4414ea39d03bf... :D
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... o mamma... x riuscire a leggere tutto quello ke ha scritto naba devo stamparmelo e portarmelo a casa stasse......
.. noi comunque salutiamo con la V.. o io o il mio ragazzo (ke guida) o entrambe... :)
azz naba......come sempre impeccabile...baci angel :) io siccome sono impedita ancora x strada, saluto tutti/e con la mano aperta, preferisco badare alla strada, cmq saluto....migliorerò....sto facendo pratica :D :lol: baci angel
di solito saluto per educazione e per stato di appartenenza ... la passione per la moto qualsiasi cosa si cavalchi jap americana indiana... pur che moto rientra nella mia passione e per questo saluto chi come me la vive... differenzio solo il genere perche piu vicino a me... un castomista lo saluto con piu affetto ... ma anche gli amici plasticoni .. li saluto.. (di solito sono loro che non salutano ) :D sempre e cmq con il segno di vittoria.. e un bel sorriso :D
amaza nababalao meglio di cosi non si poteva .anche con i disegni,grazie,ma se sto in auto e incontro un gruppo di biker e uguale se saluto da auto.
L'importante credo sia salutarsi poi quale tipo di saluto sia, passa in secondo piano secondo me.
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