Il viaggio

Dicono che quando arriva all'improvviso non si soffre molto. Dicono che è come un colpo di tosse e poi c'è il buio. Dicono che è meglio così che finire moribondo per mesi se non anni in un letto di ospedale. Dicono....

Io so solo che mi si è spezzato il cuore vedere un amico, un fratello, su un tavolo di marmo alle alle prime luci di questo gelido mattino. Giaceva là nel freddo deprimente di una camera mortuaria, con gli occhi socchiusi e in bocca un sorriso leonardesco.

Era vestito a festa con il vestito dei giorni importanti, di quei giorni che quando cominciano vorresti che finissero subito.

Io l'ho scosso più volte per svegliarlo dal suo sonno gridandogli: "Roberto, dai, smettila
di fare il coglione e alzati da lì" Ma lui ha continuato a dormire nel suo silenzio e solo
allora sono tornato cosciente e realizzato che Roberto non èra più di questa terra.

Allora mi ha preso l'angoscia e un pianto irrefrenabile ma liberatorio ha riempito quella stanza vuota.

In un attimo ho rivissuto il tempo trascorso assieme, trentacinque anni di amicizia schietta, dove ci siamo condivisi felicità, dolore e sofferenze, anche di quelle che ti cambiano la vita per sempre.

Mi aveva detto pochi giorni fa: "Ho organizzato tutto, devo solamente prenotare e siamo a posto." "Che cosa Roberto? Cha hai intenzione di fare?" "Questa volta voglio fare un viaggio importante, voglio andare a Tahiti per almeno 1 mese. E' un viaggio lungo, almeno 2 giorni di aereo, ma ne vale la pena."

Roberto non è andato a Tahiti, non ci ha nemmeno salutato perchè non ce n'era bisogno, tanto domani ci si vedeva come tutti i giorni.

Arrivederci caro Roberto, buon viaggio, per noi che restiamo è solo questione di tempo.