Non e' il mio genere... pero' una bella CafeRacer..
http://www.moto.it/news/mr-martini-brd-900-resurrezione-di-triumph.html
Tutti noi abbiamo un cassetto, da qualche parte in casa (e forse più spesso in garage) dove conserviamo quelle cose che non sappiamo nemmeno perché teniamo. Un po' perché magari un giorno pensiamo che ci possano venire utili, un po' perché sarebbe un peccato buttarle via, un po' perché non lo sappiamo nemmeno noi - a volte solo perché si tratta di qualcosa che non ci servirà mai, ma è così bello...
Questa BRD (acronimo di British Racing Dream) è nata proprio così, per un'idea che ha fulminato Nicola - in arte Mr. Martini - riaprendo un vecchio cassetto. E' bastata la brochure di un'auto sportiva inglese, ovviamente in livrea British Racing Green, e la vista di una Triumph Sprint 900 a carburatori di metà anni 90 abbandonata in un angolo dell'officina perché si accendesse la lampadina. Risuscitare la tricilindrica britannica, aggiornandola nella sostanza e regalandole la più nobile delle livree racing.
“L'obiettivo era creare una moto che sintetizzasse elementi classici e racing, dalle marcate caratteristiche sportive ma con la maneggevolezza di una naked”
L'obiettivo era creare una moto che sintetizzasse elementi classici e racing, dalle marcate caratteristiche sportive ma con la maneggevolezza di una naked e capace di portare il passeggero con una sistemazione ragionevole.
La moto viene completamente smontata per modificare il telaio (accorciandolo) ed ospitare un piccolo serbatoio di provenienza ignota recuperato al Mercatino di Imola, operazione che richiede una ricollocazione dell'impianto elettrico per lo più nascosto sotto il fianchetto sinistro. La sella cannettata, realizzata artigianalmente, accoglie il passeggero con una comodità normalmente sconosciuta a special di questo genere.
BRD 900 Mr. Martini
Il gruppo serbatoio - ponte di comando della BRD900 by Mr. Martini
Il processo di aggiornamento passa per un vero stravolgimento dell'avantreno, prelevato in blocco da una Yamaha R1 dal cerchio ai semimanubri con tutto quanto sta in mezzo. Le lavorazioni di sostanza proseguono con uno scarico Zard realizzato su misura, compensato da un filtro aria più libero (Mr. Martini).
I dettagli sono tutti curatissimi, a partire dal tappo serbatoio "Monza", specchietto bar-end, strumentazione riposizionata, faro di provenienza Speed Triple (prima serie, naturalmente) e adozione finale di pneumatici Metzeler M5.
La colorazione? Non poteva essere che Verde Corsa Inglese, da cui questa special prende il nome (British Racing Dream), con l'elegante contrasto offerto dal nero del telaio e beige dei cerchi, per offrire una moto grintosa ma di rara raffinatezza.
si può avere rosa?!
Basta!!! :lol:
Hanno rubato l' idea a bikerdario :o