"RAID" UDINE - FANANO

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L'appuntamento è per sabato 10 luglio 2010 alle 08.30 sotto casa mia a Udine. Alle 08.00 ero già pronto, nonostante fossi reduce da un matrimonio il giorno prima.  Abbiamo deciso questo viaggio, in questo weekend, anche perchè lunedì a Udine è festa patronale, per cui non si lavora.

Alle 08.15 arriva il Doc a cavallo del suo Street Bob, in lieve anticipo, ma comprensibile... Esauriti i pochi convenevoli, alle 08.23 (ora ufficiale dell'orologio della mia Night Train), partiamo. Direzione casello autostradale Udine Sud. Il Doc sarà il "Road Captain".

Qui ci attende un imprevisto... causa lavori, non ci è possibile prendere la tangenziale dove avremmo voluto... Breve conciliabolo, e decisione: entriamo in autostrada a Latisana! A quell'ora il traffico sulla viabilità normale è ridotto.

Circa alle 09.15 facciamo il nostro ingresso trionfale in A4!!!  Traffico scorrevole, soprattutto considerato che andiamo in direzione opposta al flusso diretto verso le località balneari

I motori ronfano piacevolmente, l'aria non è ancora caldissima, anche se, da lì a poco, sarà ricordato come il weekend più caldo dell'estate (almeno fino ad allora).. Ogni tanto ci affianchiamo, e, anche se con gli occhiali da sole non si vede, sono certo che negli occhi abbiamo la luce dei bambini alla prima gita scolastica!!!

Prima sosta "tecnica" (abbiamo un'età), all'area di servizio di Fratta (Portogruaro). Cambio acqua, caffè, e si riparte.

 il Doc alla prima sosta...

 Io, alla prima sosta, un po' scapigliato!

 lo Street Bob del Doc con il bagaglio

Si riparte con l'intesa di fermarci ogni 100/150 km., per pieno ed esigenze varie...

Il viaggio procede regolare, il traffico è sempre scorrevole, facendosi un po' più intenso in prossimità di Mestre. Lì imbocchiamo la meravigliosa "bretella" che ci evita la tangenziale, e ci permette anche di tirare un po' le nostre cavalcature.

A Padova prendiamo la A13 in direzione di Bologna. Fatti alcuni km., ci fermiamo. Il caldo comincia a farsi sentire. Tra casco e giubbotto, finchè si viaggia non è un problema ma, appena si rallenta, ecco la "piacevole" sensazione di calore!

Cambio acqua, caffè, pieno e... via!!!

Solo verso Bologna subiamo qualche rallentamento per restringimenti di corsia e aumento del traffico. Incrociamo altri bikers, ma sono pochi.

Arrivati a Bologna, ci dirigiamo verso Modena. Il traffico, anche se comincia a essere notevole, è sempre scorrevole mentre, in direzione opposta, assistiamo a una scena da girone dantesco: un'interminabile codone di auto praticamente inchiodate sotto il sole, che ormai  comincia a picchiare, in direzione delle località della costa adriatica... Penso, tra me e me, che non vorrei proprio essere là in mezzo! Se questo è il pedaggio da pagare per trascorre due giorni al mare....

Intanto si avvicina l'uscita di Modena Sud, da cui prenderemo strade provinciali per raggiungere la nostra meta. Non potendo più tenere velocità elevate, ne approfitto per guardarmi intorno: la campagna modenese che, piano piano, comincia a ondularsi, è veramente un'apoteosi di colori.  Attraversiamo qualche paese, poi, sulla SP4 "Fondovalle Panaro", inizia l'avvicinamento a Fanano. Si comincia a salire...

Trattorie, ristoranti, spaghetterie, ecc., ci ricordano che è l'ora di mangiare. Così ci fermiamo in un tranquillo ristorante in località Casona, dove possiamo degustare i tortelli di zucca e farci una birra, oltre che riprendere fiato.

Tacitato lo stomaco e rinfrescata l'ugola, si riparte per l'ultimo tratto di strada che ci separa dal traguardo. Si sale, piano piano. Il traffico è praticamente inesistente.

Sono circa le 15.10, quando facciamo il nostro ingresso trionfale in Fanano.  C'è molta gente, fa caldo...

 Una delle piazze di Fanano con il monumento ai caduti

Parcheggiate momentaneamente le moto, andiamo dal nostro gentile ospite, uno "zio" del Doc, una persona cordiale e vivace, che ci ospiterà per questo weekend.

Ci sistemiamo, doccia per togliere sudore e stanchezza, poi giretto nel paese. Fanano è un paese dell'Appennino Modenese, ai piedi del Monte Cimone (la vetta più alta dell'Appennino, 2.165 m.) a 700 metri circa sul livello del mare. Località di turismo invernale e anche estivo. C'è un grande movimento,  molti turisti.

Il paese è caratteristico, con molte vestigia dei secoli scorsi, tra cui svettano (è proprio il caso di dirlo) numerose torri, quasi tutte dotate di campana...

       

    Alcuni scorci

Altra caratteristica del paese, sono le innumerevoli sculture posizionate in tutti gli angoli. Negli anni scorsi, mi ha notiziato il Doc, veniva tenuta ogni anno una mostra di scultura, al termine della quale gli artisti lasciavano in dono le proprie opere... e si vedono!!!

Poi ci sono le fontane, da cui sgorga in continuazione un'acqua freschissima che è un piacere, in queste giornate di caldo.

     

Abbiamo percorso 354 km., siamo un po' provati soprattutto dal caldo, ma siamo contenti per essere arrivati qua.

Riusciamo a ricoverare le moto nel garage dello zio del Doc... un pensiero in meno perchè, lasciarle fuori la notte, proprio non ci esaltava.

La sera ceniamo all'ottima cucina del nostro simpatico ospite e poi, partita (campionati del mondo di calcio...), finita la quale andiamo grati verso il letto.

Vi avevo accennato alle torri con le campane?.., Bene... A ogni ora ero tenuto al corrente del trascorrere del tempo dai rintocchi di due campane, che battevano le ore a 2 minuti di distacco l'una dall'altra... Che notte!!!

La domenica fa ancora più caldo... Usciamo per fare due passi, c'è sempre più animazione, molto bello! Altro che le città che si svuiotano...

Siamo invitati a pranzo del cugino del Doc, una mega grigliata da leccarsi i baffi!!!  Meno male che in collina è meno presente la sensazione di afa. La birra (e non solo) va giù che è un piacere, per aiutare a mangiare quel ben di dio che è stato preparato. La compagnia è piacevolissima, e il tempo scorre veloce, tra cibo, bevande, chiacchere e musica... Eh sì, perchè il cugino del Doc, nel tempo libero, suonava con una piccola band e si è unito alla tavolata un suo amico con la stessa passione... Canzoni del repertorio folkloristico, rivisitate, un po' di Guccini, che non guasta mai.. Bellissimo!!! Non andrei più via!!! Parlando parlando, e mi sento come fossi tra persone che conosco da sempre, scopro anche di avere conoscenze in comune con il cugino del Doc... Com'è piccolo il mondo!!!

 La campagna...

Il tempo vola, a arriva il momento di salutare la bella compagnia. In lontananza si sente il brontolio di un temporale... chissà, magari un po' di refrigerio!

La sera, dopo una cena leggera (a dire il vero, con tutto quello che avevo mangiato a pranzo, sarei stato digiuno!), usciamo per due passi e una birra (l'ennesima!).

Troviamo una birreria tranquilla  immancabile il maxi-schermo per i mondiali!!!

Due birrette, e poi verso casa, domani dobbiamo rientrare. La notte è allietata dalle campane, come la precedente....

Lunedì, partenza alle 08.30. Lungo la strada c'è un po' più di traffico. Ci dirigiamo verso l'autostrada ma, questa volta, entreremo a Casalecchio di Reno.

Il viaggio di ritorno è la copia dell'andata. Poco traffico, con l'aggiunta dei camion, ma nessun problema. Soste tecniche ogni 100/150km.

Alle 14.00 siamo sotto casa mia... Ci guardiamo in faccia: siamo tirati e accaldati, ma c'è la consapevolezza di avercela fatta!! Per noi, bikers ultracinquantenni, acciaccati e abitudinari, è stata un'esperienza davvero importante, che ci ha dato fiducia in noi stessi e nei nostri ferri...

La tacita parola d'ordine è: "Dobbiamo ripeterla!!!"

Questo è quanto... sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma il senso spero di avervelo dato...