omologazione, come rispettarla?

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omologazione, come rispettarla?

avrei una questione da porre agli esperti :-)

Ho recentemente acquistato una 883 sportster Low con mio padre, e la cavalchiamo un po' per uno.
A parte la gelosia di dover dividere la moto, è sorto un piccolo problema: il mio desiderio di customizzare la moto, si scontra con l'esigenza (giustissima) di legalità di mio padre, che rifiuta ogni alterazione che possa far perdere l'omologazione all'883.

Se ci fosse qualcuno così paziente da suggerirmi quali modifiche posso compiere o se comunque esiste da qualche parte un elenco che ad esempio mi dica quali specchietti, riser, pedane e comandi avanzati, fanali, manubrio, possono essere usati in modo da rispettare la legge, io sarei nei suoi confronti estremamente riconoscente:-)

Grazie in anticipo

Ciauz

Gunslinger
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Last seen: 10 anni 1 mese fa
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Quoto al 100% Nababalao.
Senza contare che se passi con gli scarichi aperti ti bloccano peggio che se fossi Bin Laden, mentre se quattro tabbozzi si mettono a fare caciara berciando sotto casa con le loro golf tamarre con lo stereo a tutto volume con su quella merda che spaccian per musica in disco, e chiami la polizia perche', magari, sono le due di notte feriali, e ti devi alzare alle sette per andare a lavorare, ti senti rispondere "So' ragazzi..."

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Last seen: 14 anni 5 mesi fa
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Matagnaus, sei stato chiarissimo direi....

Matagnaus
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Last seen: 5 anni 11 mesi fa
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Puoi anche dare un occhiata sul sito del TUV

Oppure su un forum dibattevano di questo:

Come omologare una special

Avete sempre sognato di costruirvi una special? Volete una moto unica - solo vostra - ma che sia anche regolarmente omologata e che vi permetta di circolare tranquilli? ecco come fare:

Trasformare la propria moto in una special è un sogno di molti appassionati. Si comincia con lo scarico, per togliere chili di peso e per dare una voce più bella alla nostra moto, quindi si passa a migliorare i freni o le ruote, perché a volte i costruttori per mantenere una quotazione competitiva risparmiano su determinati componenti che per noi sono vitali!
Ma c’è anche chi “chopperizza” una semplice custom, con una forcella più lunga e un pneumatico posteriore più largo, arrivando a sostituire il telaio o a modificarne le quote fondamentali. Per non parlare di chi trapianta un motore su un altro telaio.
Modifiche che in molti casi non si fanno per avere prestazioni migliori, perché oggi far andare più forte una race replica è difficile. Più spesso lo si fa per avere una moto personalizzata, un veicolo unico, tutto nostro.
Peccato che anche la semplice modifica delle dimensioni dei pneumatici comporti la necessità di sostenere una nuova omologazione dei veicolo, pena il sequestro del libretto da parte delle forze dell’ordine che dovessero accorgersi della differenza fra le misure montate e quelle riportate sul libretto. In questo caso ci sarebbe l’obbligo di rimettere la moto nelle condizioni originali sostenendo poi una visita di revisione e pagando una multa salata.
Peccato una volta di più, perché in Italia è molto difficile aggiornare la carta di circolazione e in molti finiscono per rivolgersi… ai tedeschi.

Motorizzazione italiana: porte chiuse!

La nostra inchiesta ha preso il via con una telefonata all’ufficio stampa del Ministero delle Infrastrutture, da dove ci hanno indirizzato al centro prove di Roma della DTT, l’ex Motorizzazione.
La risposta è stata sconfortante: il nostro Codice della strada stabilisce che le omologazioni sono pane per i costruttori. Sì, avete capito bene, anche per una piccola modifica serve il nulla osta del costruttore per aggiornare la carta di circolazione.
Avevamo già affrontato questo problema parlando di chi, in possesso di una moto vecchia, si trova la misura delle gomme sul libretto espressa in pollici, piuttosto che in millimetri; con l’impossibilità in certi casi di trovare in commercio pneumatici riportanti le dimensioni in pollici sul fianco e, quindi, con l’impossibilità di superare una visita di revisione seria.
Lo scoglio che avevamo denunciato era proprio la necessità di avere un nulla osta dal costruttore della moto, anche se si voleva passare a una gomma dalle misure esattamente equivalenti, ma espresse in millimetri piuttosto che nella vecchia unità di misura. Oggi il problema per certi versi è risolto, perché quasi tutte le case motociclistiche e gli importatori, rilasciano tale nulla osta ai loro clienti e nel caso di marchi scomparsi c’è la possibilità di rivolgersi a uno studio di ingegneri specializzati per avere una certificazione sostitutiva (a pagamento…).
Ma, tornando a bomba al problema di una moto modificata o di un esemplare unico, ci risulta che qualcuno sia riuscito in passato a omologare, pur con forti difficoltà e interminabili trafile burocratiche, veicoli unici. Perché oggi ci dicono che è impossibile?
Per capirne qualcosa di più restiamo in attesa di una relazione scritta che ci è stata promessa e alla quale non mancheremo di dare spazio non appena la riceveremo.

La soluzione? Il TUV

Il tam tam dei motociclisti ha diffuso la notizia già da qualche anno: il TUV tedesco, un organismo privato che rilascia omologazioni in accordo con il KBA, il ministero dei trasporti tedesco, ha un ufficio in Italia, a Milano, che omologa moto modificate ed esemplari unici.
La trafila non è semplicissima, perché ottenuta l’omologazione si tratta di immatricolare temporaneamente in Germania la nostra moto, esportandola poi formalmente in Italia in virtù del principio di libera circolazione delle merci, che prevede il mutuo riconoscimento anche delle omologazioni nazionali.
Qualcuno storce il naso quando sente parlare di TUV, a cominciare dai dirigenti della nostra Motorizzazione, secondo i quali l’ente tedesco è un po’ troppo lassista. Può darsi, non abbiamo la competenza tecnica per esprimere un parere, ma sappiamo per certo che anche la Commissione Europea affida studi importanti all’organismo tedesco, del quale, evidentemente, si fida…

Come omologare le modifiche

Il nostro contatto presso la sede milanese del TUV è Marco Mauri, direttore di divisione, che ci ha illustrato nei dettagli come muoversi per apportare delle modifiche facilmente omologabili.
L'omologazione di un motociclo è soggetta infatti a 19 direttive specifiche raccolte in una direttiva quadro, la 92/61/CEE. Intervenire su una moto già omologata e semplicemente modificata è relativamente semplice se si tratta di un veicolo prodotto a partire dal '99, da quando cioè si applica la direttiva europea di omologazione in oggetto.
Se il veicolo è più anziano, tutto diviene più difficile, perché bisogna vedere in base a quale normativa è stato certificato e poi aggiornarne l’omologazione preoccupandosi che sia comunque conforme alla normativa originale.
Nel caso in cui siano stati sostituiti pochi componenti, l'operazione è semplificata se i nuovi accessori adottati sono già omologati a livello comunitario o se sono certificati TUV. Diversamente vanno dapprima approvati dall’ente tedesco attraverso prove aggiuntive.
Il riferimento è per cerchi, manubri, parafanghi e forcelle; componenti per i quali l'Europa non impone un'omologazione, ma che il TUV, perché possano circolare in Germania, deve testare. Insomma, al momento di comperare un nuovo forcellone, prima dell’acquisto è meglio sincerarsi che abbia il logo del TUV.
Diverso il caso se si tratta di componenti originali già adottati da una casa costruttrice di motocicli, perché in questo caso il problema è comunque superato per la presunzione di sicurezza riconosciuta ai componenti originali.

L’omologazione di un esemplare unico

Anche omologare un veicolo unico non è allora una cosa così difficile. In fin dei conti non è altro che l’applicazione modulare delle norme d’omologazione.
Attenzione però, più componenti già certificati si utilizzano e più facile è il procedimento, perché serviranno meno prove, che costano, soprattutto perché in certi casi richiedono l’uso di laboratori esterni il cui affitto non è a buon mercato.
Se invece si debbono testare le ruote, il manubrio, il motore, l’inquinamento, la potenza, e altri componenti, i costi lievitano e si impiega comunque molto tempo in più.

Wolf-man
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Last seen: 13 anni 1 mese fa
Iscritto: 5/9/2007

Perdindirindina wrote:

Wolf-man wrote:
Non vorrei dire una fesseria, ma da quello che sapevo io in Italia non è possibile omologare modifiche strutturali a moto o macchine.....ma forse mi sbaglio eh....

Quello che so è che vengono omologati come "modelli unici" o qualcosa del genere.
Se sei interessato chiedo all'amico mio il nome dell'officina (se non sbaglio è dalle parti di Roma o Latina).


Magari...sarebbe interessante saperne di più :D

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Last seen: 14 anni 5 mesi fa
Iscritto: 19/4/2007

Wolf-man wrote: Non vorrei dire una fesseria, ma da quello che sapevo io in Italia non è possibile omologare modifiche strutturali a moto o macchine.....ma forse mi sbaglio eh....

Quello che so è che vengono omologati come "modelli unici" o qualcosa del genere.
Se sei interessato chiedo all'amico mio il nome dell'officina (se non sbaglio è dalle parti di Roma o Latina).

Wolf-man
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Last seen: 13 anni 1 mese fa
Iscritto: 5/9/2007

Non vorrei dire una fesseria, ma da quello che sapevo io in Italia non è possibile omologare modifiche strutturali a moto o macchine.....ma forse mi sbaglio eh....

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Last seen: 14 anni 5 mesi fa
Iscritto: 19/4/2007

Wolf-man wrote: Mah..per quel che ne so io c'è poco da fare....con queste leggi che ci ritroviamo appena cambi anche una sola virgola diventi fuori legge....
A chi ti riferisci quando dici "a chi lo fa di lavoro"?? non credo ci sia la possibilità di omologare quello che non è omologabile...almeno in Italia....

Se per esempio vuoi trasformare la tua moto in un bel chopperone, forche lunghissime.... se lo fai in "cantina" mai e poi mai avrai la possibilità di omologarlo.
Se ti rivolgi alle officine speciaizzate vedrai che bel chopperone ti "procurano".... e con tutti i documenti in regola...
Ho un amico che per un certo periodo di tempo ha dovuto usare una targa tedesca per viaggiare, perchè l'omologazione in Italia andava per le lunghe....

Wolf-man
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Last seen: 13 anni 1 mese fa
Iscritto: 5/9/2007

Mah..per quel che ne so io c'è poco da fare....con queste leggi che ci ritroviamo appena cambi anche una sola virgola diventi fuori legge....
A chi ti riferisci quando dici "a chi lo fa di lavoro"?? non credo ci sia la possibilità di omologare quello che non è omologabile...almeno in Italia....

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Last seen: 14 anni 5 mesi fa
Iscritto: 19/4/2007

omologazione, come rispettarla?

o non la rispetti o ti rivolgi a chi lo fa di lavoro.... meglio spendere ed esser sicuri che perdere la moto....

NEGRIERO
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Last seen: 11 anni 2 mesi fa
Iscritto: 20/10/2006

Gunslinger wrote: ......................................................................................................................................... mentre se quattro tabbozzi si mettono a fare caciara berciando sotto casa con le loro golf tamarre con lo stereo a tutto volume con su quella merda che spaccian per musica in disco, e chiami la polizia perche', magari, sono le due di notte feriali, e ti devi alzare alle sette per andare a lavorare, ti senti rispondere "So' ragazzi..."

Beh se invece di chiamare la polizia, "scivolasse casualmente" un vaso di fiori sul tetto delle golf tamarre? :lol:

Negher

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